GIANNI CUSUMANO - AUTORE APPESO -

lunedì 29 novembre 2010

Perché non siete un cazzo


Mentre c’era soltanto da avere un po’ di palle,

mentre giocavamo a fare i poeti,

mentre fingevamo d’esser vivi,

mentre non ce ne importava un cazzo

e ritiravamo le mani in tasca

nascondendoci agli occhi dei barboni,

mentre ne avevamo abbastanza

prima di addormentarci, beati,

mentre contavamo gli spiccioli

aspettando la rivoluzione,

mentre correvamo

senza avanzare d’un passo,

mentre sprecavamo fiato a pieni polmoni,

mentre scopavamo

pensando d’essere i migliori,

mentre ci sembrava di vederci chiaro,

mentre ci nascondevamo,

mentre non ce n’era per nessuno,

mentre il cesso s’allagava e le blatte avanzavano,

mentre piangevamo

e impazzivamo

e bestemmiavamo,

mentre amavamo,

mentre tutto il resto

era il resto che non c’aspettavamo,

mentre le parole non valevano un cazzo,

mentre l’acqua scorreva giù dal cesso

e davamo fiato alle trombe

annusando il puzzo di cenere,

mentre avevamo ancora abbastanza spazio nei polmoni,

mentre gli artigli degli anni

non mollavano la presa

e di bere neanche a parlarne,

mentre progettavamo tane per i vermi

senza guardare mai all’ora,

mentre facevamo questo e altro,

altro,

e altro ancora,

mentre facevamo tutto questo e altro,

altro

e altro ancora

avrei voluto vederti un’ultima volta

volare giù dal mondo

e sbatterci contro

ché, alla fin fine,

tu sei tu

e il resto

non è proprio un cazzo.

domenica 28 novembre 2010

Il coinquilino


Quando mi risvegliai,

con la gola secca per il troppo bere

e la lingua intorpidita per il troppo fumare,

eravamo ancora noi,

io e il buio,

a dividerci l’affitto.

giovedì 11 novembre 2010

Le poche parole


Eserciti in festa,

zingari in testa,

eserciti in festa.


Le dita di Mahler,

l’indiano che piscia,

la puttana che sogna,

l’alcol che sale.


Eserciti in festa,

zingari in testa,

eserciti in festa.


La lattina che suda,

il maestro che suona,

il fumo che brucia,

la città sempre uguale.


Eserciti in festa,

zingari in testa,

eserciti in festa.


La birra che schiuma,

la sera che inchioda,

la mano che trema,

la corsia che muore.


Eserciti in festa,

zingari in testa,

eserciti in festa.


Il fiato che manca,

la cicca che cura,

il violino che stride,

le poche parole.


Eserciti in festa,

zingari in testa,

eserciti in festa.

mercoledì 3 novembre 2010

Di quelli che non finiscono la birra


Quelli che non finiscono la birra

non scopano quando fanno l’amore,

non fanno Arte quando dipingono,

pisciano molto e bevono poco,

s’innamorano facilmente

e inciampano mentre camminano,

fumano solo ogni tanto

e non sanno rollare.


Quelli che non finiscono la birra

credono che non valga la pena sprecare la Vita,

pensano che ci sia ancora qualcosa per loro,

s’accontentano d’una paga da fame

e arrossiscono

se parlano al Futuro.


Quelli che non finiscono la birra

non se ne vanno a letto alle due del mattino

con in tasca una poesia scritta male,

un gran mal di testa

e solo sei uova dentro al frigo.