GIANNI CUSUMANO - AUTORE APPESO -

martedì 20 luglio 2010

Dal 1859


Svegliarmi non mi è mai interessato,
eppure capita ogni giorno
e non posso farci nulla.
Mi costringo ad alzarmi da letto
e andare in cucina a preparare un caffè,
fingendo di vivere su un foglio bianco
tutto da scrivere.

Vado al cesso
sperando di restituirgli quel che merita.
Mi siedo,come tutti,
e aspetto.

Come
chi aspetta che la sveglia non suoni,
chi aspetta di andare a morire sul lavoro,
chi aspetta di accompagnare i figli a scuola,
chi di leggere il giornale,
chi aspetta la colazione,
chi la promozione,
chi una buona occasione.

Mi siedo e aspetto,
come
chi aspetta una telefonata,
chi il matrimonio,
chi il divorzio,
chi aspetta un posto in ospedale,
chi il suo piano in ascensore.

Aspetto
come
chi aspetta la prossima offerta,
chi la prossima canzone,
chi la rivoluzione.

Ogni giorno mi siedo e aspetto,
come
chi aspetta di nascere,
e chi, finalmente,
di morire.

Svegliarmi non mi è mai interessato,
eppure capita ogni giorno
e non posso farci nulla.
Mi costringo ad alzarmi da letto,
a andare in cucina a prepararmi un caffè.

Vado al cesso,
sperando di restituirgli quel che merita.
Poi mi siedo
e, come tutti,
aspetto.

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