GIANNI CUSUMANO - AUTORE APPESO -

mercoledì 27 ottobre 2010

Prenditi il tuo tempo



Sulla busta del mio tabacco
un elefante diceva “Prenditi il tuo tempo”
così l’ho preso in parola e sono uscito
e avrei voluto fare qualche passo in più
ma non sono riuscito ad arrivare
oltre il chiosco sotto casa
e lì c’era una gran folla
ad attendere il proprio turno.

Allora mi sono fatto avanti
ridicolo
col mio gilet di lana grigio
e i pantaloni unti d’olio,
come un topo fuori dalla fogna
ho arrancato fino al bancone
stringendo la mia moneta da 2 nella mano,
cercando lo sguardo del barista
impegnato a versare crema di cioccolato
dentro un bicchiere,
mentre dietro di me
uomini
e donne
e conti bancari
scambiavano parole tra loro
e io non capivo,
- davvero non capivo - .

E una donna inglese disse qualcosa sul tempo
e un uomo italiano rispose qualcosa a proposito
- in italiano –
e lei si mise a ridere
e il barista,
nel frattempo,
lasciò che un savoiardo annegasse
giù nel bicchiere di qualcuno
e vidi la crema di cioccolato
disegnare rivoli di sangue scuro
sulle pareti di vetro del bicchiere
mentre dietro di me
si andava avanti a ridere
e a far finta di nulla,
- a far finta di nulla - ,
perché era chiaro
che tra loro
non c’era comunicazione
e io pensai che se c’è una lingua
veramente universale
è quella di una donna
sul cazzo di un uomo.

E allora il barista si sporse verso di me
e io raccolsi il fiato quanto bastava per dire
“2 birre”
e subito dopo mi sentii sfinito
vinto
combattuto
e trovai giusto la forza
di appoggiarmi al banco
e aspettare,
aspettare le mie bottiglie
e finalmente
andare,
e allora lasciai scivolare la moneta,
la moneta da 2 lungo il marmo,
e la guardai annegare in una pozza acquosa
che non era acqua
anche se,
dietro di me,
ancora si parlava del tempo
e che un temporale aveva minacciato
il lento
immobile proseguire
di un altro
ennesimo
pomeriggio siciliano.


Ma di acqua non se n’era mica vista
e questo fece ridere le donne inglesi
che invece la pioggia
la conoscevano bene
e una di loro si avvicinò al petto dell’italiano
e lesse qualcosa su una medaglia di metallo
e vide che lui
era nato in un piccolo paese del Sud
e allora tornò a mostrare i denti
denti perfetti in puro stile british
denti politicamente corretti
che si pronunciarono
in un volgare
sguaiato
Sunnydaaaaay
aperto davvero a tutti.

E allora,
solo allora
il barista tirò a sé la moneta da 2
e finalmente potei tornare a casa
a riprendere tra le mani
il mio piccolo elefante di tabacco
senza sentirmi in colpa,
non più di tanto.

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