GIANNI CUSUMANO - AUTORE APPESO -

mercoledì 9 febbraio 2011

Un augurio sincero


Mi piacerebbe dirti,

guardandoti stringere quella moneta tra le dita

e abbracciare quei brick di vino

più forte dei tuoi figli

mentre appesti il mondo di sconfitta

con quel che resta del tuo fiato vittorioso,

mi piacerebbe augurarti

di tornare a casa sano e salvo anche stasera

con la pelle ispida,

il sangue raggelato,

il culo stretto,

da solo,

povero ma pur sempre vivo

e stenderti ovunque tu voglia

con chiunque tu voglia,

e addormentarti

ascoltando l’ultima ora della notte

piovere dal cielo

e scenderti addosso

rabbiosa,

furente,

appassionata,

e sentirla carezzarti lo stomaco,

carezzarti le palle,

fartelo rizzare fino a ripulirti l’anima

e alla fine guardarla regalarti un sorriso idiota,

immaginandola come la poesia

che ti auguri di sognare

e mai di scordare.

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