GIANNI CUSUMANO - AUTORE APPESO -

giovedì 24 marzo 2011

Anima di cuoio


Preparo il foglio

e la dimensione delle lettere.


Preparo un’altra sigaretta

e preparo il vino, nel bicchiere.


Preparo il mio senso della disciplina

e lo trattengo tra le dita,

sui polpastrelli

badando bene che non sfugga.


Poi sollevo il bicchiere

respirandone lo spirito

e non mi resta altro da fare

che chiudere gli occhi

e seguire questa piccola zanzara grigia e impertinente

che disegna cerchi purpurei nell’aria

e dice di chiamarsi

Brahms.


Dice di avere una verità in dono, Brahms.


“Per me?”

“Per te, stupido vigliacco ubriacone.”


Brahms si lancia in una piroetta

che disegna un cerchio perfetto

nell’indifferenza dell’universo.

Poi dice:

“L’ultimo poeta che il mondo abbia mai conosciuto

sfida la morte col sorriso

nel buio di una cella umida,

mangiando nient’altro che le unghie delle sue stesse mani

e mai rimpiangerà

l’attimo in cui non ebbe nulla da rendere al mercato degli uomini

in cambio di una busta di spesa

se non la sua stessa anima di cuoio”.


Allora riaprii gli occhi

e schiacciai l’ultima cicca

prima di addormentarmi.


Mentre tutto continua ad andare.

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