GIANNI CUSUMANO - AUTORE APPESO -
martedì 31 agosto 2010
Un po' d'aria tiepida
Adoro la notte.
L’odore del sangue mestruale
che affoga nella pozza d’acqua
di un sordido cesso
di una squallida stamberga
grassa e arricchita
mentre aspetto
di farmi schizzare
il piscio
fuori dal cazzo
e fuori,
FUORI
un nuovo
ritrovato amore
sboccia alla luna,
e fiori di loto si spandono al cielo
riempiendo l’aria di desiderio
e tutto a un tratto
ce ne stiamo soli,
io e te,
a guardare
un ubriaco reggersi la testa fra le gambe,
miscelando
whiskey di quart’ordine a coca di marca,
e un altro ancora barcolla
chiedendo del suo futuro
e io non ho risposte
e tu mi chiedi da fumare
e io ti restituisco il fuoco
di cui vedo fatte le nuvole
ogniqualvolta mi capita di volare
e non c’è male davvero,
no,
non c’è male
per niente.
C’è la luna piena stasera
e il vento stride tra le foglie
di alberi sopravvissuti al fuoco
e la buona notizia è questa,
una
e una soltanto:
ce ne staremo da soli
a sopportare le nostre gastriti brucianti
stretti assieme
mentre le pale del ventilatore
s’affaticano
per regalarci un po’ d’aria tiepida
da farci bastare
fino a domani.
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